Svezia: dopo la strage, restrizioni sui black rifle?

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Svezia: dopo la strage, restrizioni sui black rifle?

Dopo la strage compiuta alcuni giorni fa a Örebro da parte di un 35enne che ha ucciso 10 persone in un centro educativo, con motivazioni ancora non ben chiare, il governo svedese ha annunciato il giro di vite in materia di possesso legale di armi e, in particolare, sul possesso delle armi lunghe semiautomatiche ad alta capacità di fuoco, i cosiddetti black rifle. L’omicida infatti era in possesso legalmente dell’arma utilizzata per la strage, le cui caratteristiche peraltro a oggi non sono state rese note.

“L’orribile atto di violenza di Örebro solleva diverse questioni chiave sulla legislazione sulle armi”, ha affermato il governo di coalizione di centro-destra, che fa affidamento sul sostegno dei Democratici svedesi di estrema destra. “Alcune armi particolarmente letali dovrebbero essere autorizzate per uso civile solo in circostanze eccezionali, l’Ar-15 ne è un esempio perché è compatibile con i grandi caricatori di tipo militare e può causare gravi danni in un periodo di tempo molto breve”.

Le modifiche alla normativa dovranno anche migliorare il sistema di valutazione dei requisiti legali e psicofisici dei richiedenti una licenza di polizia in materia di armi: “Dobbiamo garantire che solo le persone giuste abbiano armi in Svezia”, ha affermato il primo ministro svedese Ulf Kristersson durante una visita in Lettonia. L’annuncio ha suscitato critiche da parte dell’opinione pubblica, da parte di numerosi esponenti di alto profilo del partito democratico svedese.

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Fonte: armietiro
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