La favola degli elefanti Super tusker

Armi da tiro news da Armi e Tiro

La favola degli elefanti Super tusker

È stato messo on-line un documentario della Humane society international (Hsi), sugli elefanti portatori di grosse zanne, più noti come Super tusker. Debbono questa caratteristica a una genetica particolare, come capita per tanti altri caratteri somatici in altre specie. Il documentario, in realtà, è un attacco mirato alla caccia regolamentata, utilizzando in modo distorto informazioni relative a un gruppo di elefanti viventi nel parco Amboseli in Kenya. Nel documentario, fatto su animali ormai addomesticati visto il contatto dei turisti, gli elefanti hanno l’abitudine di spostarsi in Tanzania ed entrare così in territori in cui è concessa l’attività venatoria.

Tra le fantasiose tesi propalate nel documentario, le migliori sono che gli elefanti sarebbero “gentili”, che i Masai li vedono come insostituibili nel loro territorio, che arrivati a 50-60 anni siano nel loro periodo riproduttivo migliore, che questi maschi così anziani proteggono i vari branchi e, per concludere, che producono introiti di migliaia di dollari al giorno grazie ai safari fotografici dei turisti. La teoria è che cacciandoli, non produrrebbero più questi introiti per le comunità locali e che lo loro morte darebbe vita a disgregazione o confusione nei branchi, privati di un capo.

Sarebbe meglio riconoscere, così come è, un attacco ai trofei, vero obiettivo di Hsi, in modo da poterne vietare l’importazione e di conseguenza tutta l’attività venatoria all’estero. Poi diciamo che se sono solo 10 capi, come dichiarato, sarebbe molto facile proteggerli facendo accordi con la Tanzania per sorvegliarli sempre, anche quando attraversano il confine. Ma torniamo alle varie dichiarazioni fatte nel docufilm, basandoci tuttavia su ciò che dice la scienza vera sui vari testi.

Gli elefanti “gentili”, per chi ne ha pratica veramente, se vivono nel loro ambiente selvatico esistono solo nella fantasia. Grazie alla consapevolezza della loro forza sono animali che, se infastiditi minimamente, reagiscono in maniera non proprio “gentile”. E lo sanno i centinaia di morti tra la popolazione, quando si cerca di intervenire per mandarli via dai campi distrutti o da pozze d’acqua delle quali prendono possesso a volte per un mese intero. I Masai, al contrario, ne sono continuamente infastiditi, pascolando il bestiame, la loro presenza è di ostacolo agli animali domestici, nei confronti dell’acqua e dei pascoli. Continuiamo dicendo che è noto che dopo i 50-60 anni ormai hanno tutti riprodotto il meglio di loro stessi e in nessuna specie animale i vecchi hanno i geni migliori, essendo arrivati a fine vita. Non proteggono, inoltre, nessun branco: anzi, si avvicinano a esso solo per riprodurre e poi via di nuovo. Men che mai proteggono altri maschi coi quali, a volte anche non avendo più la forza di riprodurre, ingaggiano battaglie, respingendoli e ostacolando così la riproduzione dei giovani migliori. Le migliaia di dollari di fotografie che produrrebbero come introito, poi, non sono mai stati né incassati né visti da nessuna banca locale. Casomai vanno a finire nei vari lussuosi resort delle multinazionali non certo africane. Concludendo ricordiamo che ogni elefante è fornito da madre Natura di 6 set di denti, che cadono col tempo facendo emergere quelli retrostanti. Arrivati all’usura dell’ultimo, in genere intorno ai 50 anni, muoiono di fame, si ammalano per scarsa alimentazione o perdita delle forze, finendo predati o morti dentro una pozza di fango dalla quale non riescono più a uscire. Se gestiti venatoriamente, invece di soccombere al bracconaggio dalle varie bande di terroristi in cerca di avorio o morire come sopra, produrrebbero decine di migliaia di dollari di licenze. Per cui il documentario in questione è vera e propria propaganda anticaccia, con scuse banali e di parte. L’ultima poi è, come dichiarano nel film, che non portano nessun beneficio alla popolazione locale perché come vengono uccisi vengono seppelliti col caterpillar. Chi pratica l’Africa sa quanti caterpillar si trovano nel bush… molto più facile che vedere una di queste fantomatiche ruspe, accade invece che un migliaio di persone si radunino subito per contendersi la loro carne. E che nascondere un elefante è possibile solo, e unicamente, nelle varie storie fantasy della simpatica saga di Harry Potter.

 

L’articolo La favola degli elefanti Super tusker proviene da Armi e Tiro.

Fonte: armietiro
Leggi tutto l’articolo sul sito “Armi e tiro”: La favola degli elefanti Super tusker