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Kalashnikov torna a Idex 2025
La Russia torna ad esporre al salone Idex 2025 di Abu Dhabi cercando di consolidare nell’area, tutta la sua influenza in tema di armamenti. Kalashnikov in questo appuntamento mostra qualche nuova versione nella sua linea di armi leggere e non solo (l’azienda infatti produce anche droni d’attacco e sorveglianza).
Ak-15K (a destra nella foto qui sopra): è la versione in 7,62×39 dell’Ak-12K, qui la canna misura 290 millimetri (11,4 pollici contro i 16,3 della versione fucile), è dotata di spegni-fiamma diverso e più compatto e il peso, scende a 3.400 grammi a vuoto. Conserva le normali forniture sintetiche della serie Ak-12 ma la calciatura ribaltabile perde il poggia guancia.
Ak-15Sk (a sinistra nella foto qui sopra): è la versione in 7,62×39 dell’Ak-12Sk, adotta canna da 228 millimetri (8,9 pollici) e pesa a vuoto 3.200 grammi, la calciatura polimerica e ribaltabile è invece quella più compatta utilizzata già dalla Smg in 9×19 Kalashnikov Ppk-20.
Rpl-7 (qui sopra): è la versione in 7,62×39 della Lmg a nastro Kalashnikov Rpl-20 (5,45×39 e giunta alla Gen II) da cui mutua fusto, meccanica, calciatura polimerica (ribaltabile-regolabile) e bipiede staccabile: quest’ultimo è installabile anche presso la volata dell’arma che, appositamente, incorpora inferiormente un tratto di guida Picatinny. Questa versione adotta canna accorciata da 415 millimetri (16,3 pollici), eventuale impugnatura anteriore con angolo di presa regolabile, peso che scende a 5.500 grammi a vuoto, impiega nastro non disintegrabile da 80 colpi contenuti in una sacca o soft pouch agganciata inferiormente al fusto. In pratica, una versione moderna e più compatta della Lmg russa Rpd. Queste tre armi denotano comunque che l’interesse per il 7,652×39 è tutto meno che sopito e non solo nelle aree medio-orientali/africane, al netto delle scorte presenti in vari arsenali.
Am-17 (sotto): in calibro 5,45×39 e derivato meccanicamente dall’Ma Compact Rifle di Yevgeny Dragunov (1973), si prende una rivincita storica contro il Kalashnikov Aks-74U che, gli fu preferito nel 1977: la ragione fu, a detta degli organismi che lo selezionarono, che l’Aks-74U aveva una buona percentuale di parti comuni con l’Ak-74. L’Am-17 in effetti e come l’Ma, differisce sia nella costruzione sianel funzionamento rispetto all’archetipo Ak-47/74: funziona infatti con pistone a corsa corta, ha otturatore a 3 tenoni, diverso sistema di scatto e, costruzione in due sotto-assiemi articolati tra loro con perni passanti, con la parte superiore in acciaio e la parte inferiore con impugnatura integrale, in polimeri. Inoltre, ha manetta di armamento (sempre reciprocante al porta otturatore) reversibile e operante in una finestra dedicata superiore e non più, ricavata direttamente dal porta otturatore e sporgente dal lato destro dell’arma e, piccola levetta di selezione ambidestra; recupera tuttavia la calciatura ribaltabile-estensibile degli Ak-12Sk e Ppk-20 di Kalashnikov. Con canna lunga 230 millimetri (9 pollici), pesa 2.500 grammi a vuoto ossia, 200 grammi meno dell’Aks-74U, la cadenza di tiro è di 850 colpi/minuto. La Kalashnikov ha annunciato che l’inizio produzione della Am-17 avverrà in questo anno. L’arma, che è destinata al combattimento ravvicinato, andrà a sostituire gradualmente gli Aks-74U nell’esercito, nelle forze speciali del Ministero dell’interno, nella Guardia nazionale e nell’aviazione come Pdw per i piloti (insieme al Kalashnikov Ppk-20). Nella foto allegata, è invece ritratta la versione Amb-17 che è dotata di moderatore di suono (per gli Spetznaz).
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Fonte: armietiro
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