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Il lupo di Vasto si beffa della burocrazia e scappa
Ennesima disavventura del lupo di Vasto. Come ricorderete, è molto che fa parlare di sé, rendendosi protagonista di diverse aggressioni accertate sia sulla spiaggia sia in luoghi limitrofi. In molti casi i malcapitati, perfino bambini, hanno riportato ferite non banali. Il nostro parere, che abbiamo espresso nei giorni scorsi, è e resta che sarebbe stato meglio e più rapido risolvere il problema mediante un abbattimento. Anche perché si sarebbe subito innescato il meccanismo tale e quale a quello della gestione degli orsi problematici i quali, a tutt’oggi, non hanno trovato alcuna soluzione visti tutti i ricorsi, i pareri contrastanti e le inutili giravolte dei vari Tar.
La prima notizia è che… si tratta proprio di un lupo: infatti dal laboratorio di genetica dell’Ispra è pervenuta la conferma che si tratta di una femmina di lupo, e che non è assolutamente toccata da ibridazione. Quindi nemmeno lupo cecoslovacco. Ma vero lupo Doc. A questo punto, i sapientoni dell’animalismo di casa nostra, quelli che per mesi se non anni si sono sperticati a dire che il lupo mai e poi mai potrebbe essere pericoloso per l’uomo, dovranno forse leggermente rivedere le loro tesi e passare a una diversa favola. Perché questa è smentita dai fatti. E conferma quanto andiamo dicendo da mesi: che il lupo di oggi non è il lupo di un secolo fa, il lupo di oggi ha perduto il timore reverenziale nei confronti dell’essere umano.
Per tornare ai nostri giorni ha suscitato polemiche, da parte del Sindaco Francesco Menna di Vasto, il fatto che il famoso lupo, mentre percorreva una pista ciclabile (ed essere stato filmato), è entrato poi in terreno privato tra il confine di San Salvo e Vasto stessa, dove il proprietario è riuscito a intrappolarlo impedendogli di fuggire, avvertendo poi le forze dell’ordine della stessa cittadina. Così, oltre alla forza pubblica, è intervenuta anche la protezione civile con reti, che si è apprestata alla cattura dell’esemplare. Cosa che avrebbe potuto consentire di accertare l’appartenenza dell’animale a una determinata specie, fare prelievi e sostanzialmente, se riconosciuto l’effettivo responsabile delle varie aggressioni, essere abbattuto. O perlomeno metterlo in sicurezza nei confronti della popolazione, ormai molto allarmata. Questo in teoria, in quanto la pratica ha avuto tutt’altra sceneggiatura.
Infatti l’Ente Parco della Maiella, informato dell’accaduto, ha diffidato il comune e la protezione civile dall’intervenire dovendo aspettare l’arrivo delle loro squadre con lacci a-traumatici al seguito. Ma il lupo, non avendo la pazienza che era stata richiesta alla protezione civile di Vasto, ha giustamente messo in atto le mosse strategiche della specie, chiamalo fesso, ed è riuscito a fuggire. Oppure, secondo le ultime voci, potrebbe essere stato lasciato libero proprio di fuggire. Naturalmente polemiche tra sindaco ed Ente Parco sulle rispettive responsabilità e sulla mancata opportunità della cattura. Visto dall’esterno a noi appare una “storia all’italiana”. Tutti che chiedono a gran voce il contenimento, l’abbattimento, la denuncia delle aggressioni e poi, vista la fortuna della cattura fortuita, irrompe la solita scaletta con il rimpallo di interventi che ha portato poi a questa patetica e comica figura. A noi sembra anche che si volesse assumere per forza, da parte di alcuni, la completa paternità dell’operato. E ha disturbato che tale ghiotta occasione sia stata poi sfruttata per caso da altri personaggi. Ma l’importante non era catturarlo? Morale della favola, il lupo, o sedicente tale, è stato filmato e dichiarato molto magro, zoppo e in male arnese. A noi dal filmato sembra normalmente in carne. Ha una leggera zoppia, che potrebbe essere anche momentanea e, considerando che il pelo è meno folto per la stagione estiva, potrebbe apparire magro ma al contrario essere normale. L’avventura continua. E ci ricorda un “certo”orso…
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Fonte: armietiro
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