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Fugatti e Maini: archiviate le denunce per Jj4
La denuncia che aveva raggiunto a suo tempo il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti e il sindaco di Caldes Antonio Maini non avrà un seguito, in quanto il Gip ne ha deciso l’archiviazione. Era stata presentata dai famigliari di Andrea Papi: i genitori appunto avevano accreditato ai due politici eventuali responsabilità umane che poi avrebbero dato, secondo loro, il seguito tragico per il loro figlio. È possibile immaginare solo in minima parte la tragedia dei genitori dello sfortunato runner che è morto ucciso dall’orsa Jj4. Ma riannodiamo i fili dei fatti che avevano anticipato la tragedia di Andrea. Ne fa una cronaca dettagliata il collega Massimo Mazzalai del Tgr Trento.
L’orsa denominata Jj4 il giorno 22 giugno 2020 aggredisce pesantemente Christian Misseroni e suo padre Fabio sul monte Peller nei pressi di Cles. Le ferite sono molto importanti, specialmente per il padre, con fratture multiple ed esposte. Per le quali ancora oggi non ha ottenuto completa guarigione, nonostante gli interventi e le cure. Anche il figlio Christian riporta lesioni minori. La tragedia, ovvero l’uccisione di ambedue durante l’assalto, sfuma per loro reazione determinata. Sottoposti a un fuoco di fila, quali interrogatori delle autorità, perquisizioni e aggressioni verbali da tutto l’animalismo, accusati in primis di essere cacciatori, anche se in quel frangente erano disarmati e dediti solo a una passeggiata nei loro territori, ne escono fuori a testa alta. A settembre, un attacco ad altri due soggetti, oltretutto forestali. Pochi giorni dopo Jj4 viene subito, e prontamente, fatta oggetto di una prima ordinanza di abbattimento da parte del presidente della provincia Fugatti. Naturalmente l’animalismo nostrano, fregandosene della tragedia dei Misseroni appena avvenuta, alza gli scudi. Manifestazioni, social in rivolta, personaggi pseudotifosi della “povera” orsa madre portano la decisione al Consiglio di Stato che, naturalmente, ne boccia l’applicazione. Enpa e Oipa esultano. L’orsa è salva. Viene catturata il 29 luglio e collarata, come se la cosa risolvesse il problema, mentre è assolutamente ininfluente sul suo successivo comportamento. Il collare viene poi sostituito il 30 agosto 2021, con ultimo segnale rilevato il 5 agosto 2022. Il 5 aprile, sopra il paese di Cles, Jj4 uccide Andrea Papi. Che oltretutto, in barba a tutti i grandi esperti che ancora oggi parlano a sproposito, scendendo di corsa sulla strada selciata della montagna fa un rumore enorme, ma ciò purtroppo non lo salva. Si trova davanti l’orsa che, anziché fuggire per mettere al riparo i suoi piccoli, come farebbe un animale equilibrato di qualunque specie, lo aspetta a piè fermo nonostante il rumore e lo aggredisce. Il resto è noto. Il 12 aprile arriva la conferma, tramite Dna, che si tratta ancora una volta dell’orsa Jj4. Fugatti aveva già disposto che, appena catturata e stabilita la sua colpevolezza, sarebbe scattata una seconda ordinanza di abbattimento. Catturata il 17 aprile e rinchiusa al Casteller. L’ordine dei veterinari di Trento, che non c’entrano un cavolo con la fauna se non per problemi di salute da curare, tramite il loro presidente Marco Ghedina si rifiutano di applicare il provvedimento di abbattimento. Concomitante, riparte la grancassa animalista. Proteste, cortei, centinaia di persone al Casteller a urlare. La parlamentare Michela Vittoria Brambilla che parte e, anziché fare una visita ai genitori di Andrea, devastati, si reca a parlare con l’orsa Jj4 nonostante il divieto di ingresso nella struttura a estranei. Il 25 maggio il Tar, subito interpellato dai soliti noti animalisti e company, sospende di nuovo l’abbattimento. E il 13 luglio il Consiglio di Stato lo annulla completamente. Ecco, in questi fatti noi ne vediamo tanta, di gente da denunciare. Di ipocriti salvagatti che hanno anteposto in ogni momento e in ogni luogo i provvedimenti che Fugatti e la giunta avevano emanato dopo l’aggressione ai Misseroni. Che avrebbe dovuto essere, e lo era stato, uno squillante campanello d’allarme. Decretando la libertà di un’orsa che in qualsiasi altro Paese sarebbe stata abbattuta subito. Fregandosene invece del dolore dei suoi famigliari, della paura della gente del posto e delle soluzioni logiche. Supportati oltretutto da tutta la stampa altrettanto animalista, incompetente, piagnona e sfacciatamente indifferente alla tragedia. Noi pensiamo che i veri e unici responsabili siano coloro i quali hanno ostacolato le ordinanze di Fugatti. E non quelli scagionati dal Gip.
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Fonte: armietiro
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