Fine d’anno con il coltello

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Fine d’anno con il coltello

Simbolicamente, il 2024 ha lasciato spazio al 2025 all’insegna degli attacchi con il coltello. Nella notte in cui, spesso doverosamente, sono da sempre sotto accusa botti e uso improprio di armi da fuoco, tornano prepotentemente a uccidere i metodi da sempre amati dal jihad e, più in generale, da chi semina terrore sotto ogni bandiera e per qualsiasi scopo.

Dopo il recente investimento di pedoni ai mercatini di Natale di Magdeburgo, la Germania è stata nuovamente teatro della follia omicida di un uomo, siriano residente in Svezia, che la mattina del 31 dicembre a Berlino ha attaccato due uomini in un supermercato e su un marciapiede di fronte a un hotel vicino, presumibilmente pugnalandoli con un coltello che aveva rubato nel supermercato stesso.

La notte di San Silvestro, poi, a Rimini un egiziano ha accoltellato prima un ragazzo intento ad acquistare sigarette da un distributore automatico, per poi fuggire e scagliare la sua furia contro una ragazza e infine una coppia di anziani.

La sua azione è stata interrotta solo dal provvidenziale intervento di una pattuglia dei Carabinieri, a sua volta aggredita e che, costretta ad usare la forza letale, è riuscita a neutralizzare la minaccia.

Quale sarà il tema di discussione questa volta?
L’uso improprio della escalation of force da parte dell’operatore? Non scherziamo, il coltello è letale quanto una pistola, se non di più, nella dimensione ravvicinatissima di un’aggressione corpo a corpo.

O piuttosto verrà enfatizzato qualche problema mentale, affrettandosi ad archiviare il caso di Rimini come “incidente”, almeno agli occhi della cittadinanza? Sarebbe abbastanza tipico di chi ama “pilotare” l’informazione.

Che si punti a minimizzare oppure a deviare l’attenzione, il dato per i cittadini non cambia: le nostre strade, tra delinquenza comune della giungla metropolitana e attacchi inaspettati, ci impongono di mantenere sempre alti i livelli di attenzione là fuori.

Dovemmo forse smettere di festeggiare, aggregarci e assembrarci, per usare un termine poco fa molto in voga? Nemmeno per sogno, perché equivarrebbe a realizzare gli obiettivi di chi vorrebbe proprio farci cambiare stile di vita, all’insegna del divide et impera.

Attenzione e distanze quelle si, vanno mantenute, ascoltando quella “vocina” interna senza la quale saremmo peraltro estinti da tempo.

Buon anno!

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Fonte: armietiro
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