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Canada: vince il liberale Carney (e il suo programma anti-armi)
Si parla di “effetto Trump” per spiegare il sorpasso avvenuto a sorpresa dal candidato liberale Mark Carney nelle elezioni nazionali canadesi, sul conservatore Pierre Poilievre, che era stato dato per favorito per settimane, dopo le dimissioni del primo ministro uscente Justin Trudeau. A pesare sul risultato elettorale sarebbero proprio state le dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump circa la volontà di fare del Canada il 51° Stato americano e la vicinanza politica di Poilievre al tycoon americano.
Non è ancora chiaro, tuttavia, se il partito liberale avrà anche la maggioranza per governare o se si dovrà accontentare di formare un governo di minoranza. Di certo c’è che il successo politico di Carney consentirà di dare continuità al programma di riacquisto (buyback) delle armi “d’assalto” dichiarate fuorilegge da Trudeau a partire dal 1° maggio 2020, come lo stesso Carney aveva peraltro dichiarato nella sua campagna elettorale anche solo pochi giorni fa. Carney ha parlato proprio di “rinvigorire l’implementazione di un efficiente programma di buyback per le armi “assault style”. Tra le iniziative annunciate da Carney c’è anche quello di affidare alla polizia a cavallo il compito di classificazione delle nuove armi da fuoco che vengono presentate sul mercato, un po’ sul modello di quanto avviene in Italia con il Banco di prova (e in precedenza con il Catalogo nazionale). Il politico ha anche preannunciato un inasprimento dei requisiti per ottenere licenze in materia di armi, soprattutto per quanto riguarda le “yellow” e “red” flag. In particolare, la licenza potrà essere negata (e immediatamente revocata se già concessa) per soggetti accusati di reati di natura violenta e in particolare di atti di violenza nei confronti del partner.
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Fonte: armietiro
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