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Canada: corsa contro il tempo per avviare il buyback
Il governo Trudeau lotta contro il tempo per avviare il programma di buyback delle armi “d’assalto” nei confronti dei privati detentori. La scadenza è quella delle sempre più probabili elezioni anticipate, in occasione delle quali si prevede che il partito del primo ministro uscente possa ricevere una sonora batosta, con conseguente messa in discussione di tutto il programma di messa al bando delle armi.
Il problema del ritiro delle armi dai privati cittadini è quello di capire esattamente quale forza di polizia debba farsi carico degli aspetti pratici: sono in corso trattative con le “giubbe rosse” (Royal canadian mounted police), con la polizia provinciale dell’Ontario e con le polizie di altre province e territori, per firmare accordi che consentano la gestione del programma.
Il presidente della Canadian police association, Tom Stamatakis, ha peraltro dichiarato che le forze di polizia in tutto il Paese non hanno le risorse per gestire il programma, anche contando gli appositi finanziamenti federali. Ha anche manifestato preoccupazione su come possa essere gestito il programma e su come la sua attuazione possa influenzare negativamente le relazioni tra polizia e comunità, ipotizzando che sia preferibile rimandarlo a dopo le elezioni. “Non sono affatto ottimista, sono preoccupato”, ha sottolineato Stamatakis, “se fossi nella posizione di dare consigli, sarei dubbioso sul fare un investimento significativo per qualcosa che dopo le elezioni potrebbe cambiare”.
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Fonte: armietiro
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