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Caccia: torna il mito della lobby…
È molto gettonato affermare che il comparto venatorio, più precisamente noi cacciatori, saremmo una Lobby. Un gruppo talmente forte e importante da poter deviare, o indirizzare, provvedimenti a favore della caccia. Noi, secondo chi scrive, disporremmo di un potere così forte da evitare o favorire determinate leggi. Se torniamo indietro di poco lo afferma anche la collega Giulia Innocenzi, nota alle cronache per aver fatto una puntata della trasmissione Report sulla Brambilla e le sue trasmissioni in favore degli animali. Intervistata a sua volta da Diana Letizia, del sito Kodami, ha affermato: “per portare avanti davvero le istanze sui diritti degli animali bisogna fronteggiare gruppi di forte interesse come la lobby della carne, dei cacciatori e ora anche quella degli allevatori di cani”. Ma non basta. Temendo che la cosa non fosse stata ben capita, poche righe dopo, rilancia con l’affermazione “Ricordiamoci che oggi c’è un governo di destra sostenuto dalla lobby della zootecnia e dei cacciatori…”. Parliamo della lobby. Siamo, dati del Ministero dell’Interno al 2023, 571.008 licenze di caccia. Di cui possiamo affermare con sicurezza che un buon 20% non pratica. Tra i rimanenti 400 mila, a fronte della licenza di caccia nelle mani, mantengono quest’ultima dedicandosi solo a tiro al volo o ai poligoni. Diciamo che alla fine i veri interessati possono arrivare a circa 380 mila cacciatori. Se facciamo una indagine sul vero significato della parola lobby, questa identifica invece gruppi economici molto forti, che dispongono di grossi interessi accumunati a capitali in grado di muovere, o modificare, provvedimenti a loro esclusivo favore. Infatti Wikipedia ne dice “…un gruppo di pressione, anche detto o colloquialmente indicato con l’anglicismo lobby, è un gruppo organizzato di persone o di aziende che cerca di influenzare con varie strategie dall’esterno le istituzioni per favorire particolari interessi, la cui influenza può far leva su elementi immateriali, come il prestigio di cui il gruppo gode, o su elementi materiali, come il denaro di cui dispone”. Come esempi compaiono riportate, oltre alla Commissione europea a Bruxelles traboccante di gruppi di pressione, anche, udite udite, i “gruppi ambientalisti”. Ma non compare, tra le tantissime pagine ed elenchi, men che mai nessun gruppo venatorio. O nessuna associazione che fa capo ad alcuna associazione venatoria. Alla domanda di quali sono in Italia le lobby, il Web elenca il Movimento nazionale liberi Farmacisti, l’associazione Altro Consumo, L’istituto Tethys della fauna marina, anche Legambiente. Ma veramente potete pensare, compreso chi lo afferma, che in una nazione di circa 60 milioni di abitanti, la miseria di 380 mila persone (o anche 600 mila) possano rappresentare una lobby che condiziona il Parlamento, leggi e istituti scientifici, quando solo le prime 4 associazioni animaliste arrivano a circa 200 mila iscritti? Con la differenza che noi cacciatori non abbiamo simpatizzanti al di fuori del nostro giro mentre l’animalismo raccoglie, tra i non iscritti, migliaia e migliaia di tifosi tra parlamentari, assessori, sindaci, addetti ai lavori che ci lucrano, enti gestionali e tanti altri che strizzano volentieri l’occhio all’animalismo perché fa sempre comodo. Oltretutto è più facile parlare male di noi che informarsi bene. Tornando ai gruppi di pressione, o lobby da cui siamo partiti, queste hanno sempre una forza in denaro. Potete pensare o avete mai visto noi cacciatori rappresentare forza denaro? Visto che paghiamo continuamente e basta? I vari Atc, regioni, assicurazioni, danni degli agricoltori, tassette aggiuntive per questo o quel danno e le Concessioni Governative allo Stato? Per fare un “lavoro”, a nostre spese, che serve poi a tutti. Per cui cari signori, e cara Giulia Innocenzi, aggiustate il tiro. Anzi non sparate proprio. Perché su questo argomento non riuscite a prendere nemmeno il cartello ai 25 metri. Le lobby, contrariamente a quanto scrivete, sono quelle che ci comandano. E non viceversa. E se approvano qualcosa che non vi piace è perché gli abusi in tal senso li hanno perpetrati tutte le lobby salvapianeta. E finalmente, destra o sinistra che siano, qualcuno si è accorto dei disastri da loro combinati.
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Fonte: armietiro
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