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Bioparco di Roma: sempre peggio
In occasione del Natale è andato in onda un servizio sul bioparco di Roma, lo storico zoo della capitale. Tale e quale come era prima. È cambiato solo il nome. D’altronde l’area e la struttura sono quelli. Non si possono fare miracoli, ma al massimo cambiargli nome. In breve, con enfasi, diversi telegiornali hanno mostrato tutti gli animali che, nelle loro aree o gabbie, hanno ricevuto pacchi regalo incartati e avvolti con i nastri colorati. Ci si è affrettati a spiegare che tale sistema servirebbe a mantenere uno stato di curiosità e attenzione nelle varie specie, non avendo queste ultime panorami o strutture atte a mantenere questa curiosità. Le varie testate, hanno fatto a gara ad amplificare questa iniziativa benefica Che, oltretutto, dicono sia in vigore in molti zoo del mondo. Il servizio ha poi concluso con un pacco, posto accanto ai pinguini, sul quale era scritto l’invito a recarsi presso lo zoo in questione. Che in tanti posti si attuino certi comportamenti non è che ci conforti molto. Circolano molti video specialmente di orsi con barattoli, buste o bidoni incastrati in bocca o intorno alla testa: quando qualcosa sa di cibo certi animali non vanno per il sottile e ingoiano tutto quello che ha odore di commestibile. Per cui a parte il lato salutistico di tale operazione, visto che uno dei pericoli maggiori per gli animali, domestici compresi, è proprio quello di introdurre nello stomaco materiali estranei, tipo carta cartone e nastri che avvolgevano il tutto, la situazione descritta ci ha dato per l’ennesima volta la dimostrazione dell’animalismo deviato verso gli animali stessi. Vedere i suddetti scartare, giocare coi regali e mangiare tali manufatti rappresenta proprio il degrado a cui le specie sono sottoposte per suscitare tanto amore smielato rendendoli ridicoli e togliendogli quella dignità che ciascuno di essi possiede naturalmente. Ma non è proprio l’animalismo attuale che contesta fortemente i circhi, accusati senza ritegno di umanizzare e sfruttare gli animali per spettacoli che loro dicono tendenti a svilirli e togliergli la dignità che a loro spetta? E far vedere orsi che scartano e mangiano i regali di Babbo Natale per poter alla fine fare réclame al proprio zoo, non è la stessa identica cosa? Si sarebbe potuto trovare qualcosa di veramente idoneo da poter mostrare, magari amplificando la meraviglia dei vari e diversi comportamenti con cose più… naturali. C’era veramente tanto spazio per la fantasia. Anziché offendere questi animali con regali umani che non appartengono alla loro sfera vitale.
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Fonte: armietiro
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