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Benelli M2: il tuttofare si rinnova
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Affidabilità, robustezza, durata nel tempo. Quando si parla di M2 non si nomina un semplice fucile semiautomatico, ma un alleato inarrestabile che fa della solidità di funzionamento un valore a 360 gradi.
Il nuovo M2 è disponibile negli allestimenti M2 Black e M2 Max 7 con camouflage di ultima generazione. È un fucile efficiente, pratico, solido, che deve parte del suo successo anche all’estetica curata, ma semplice, lineare e per certi versi “pragmatica”, perché trasmette anche visivamente la prevalenza degli interessi “pratici” su quelli formali, con un connubio tra forma e funzione in cui è quest’ultima ad assumere una posizione preminente. Si può dire che l’M2 sia il semiautomatico da caccia Benelli entry level, collocandosi nella fascia media del mercato, pur possedendo caratteristiche operative e funzionali sovrapponibili a quelle di modelli di fascia alta, dai quali si discosta solo per alcuni preziosismi estetici.
Al pari di tutti i semiautomatici Benelli, eccetto l’M4, l’M2 ha la tipica chiusura geometrica a svincolo inerziale che è ormai diventata sinonimo del brand stesso, completata con l’Easy Loading, presente già in diversi modelli e caratteristico anche del nuovo M2. Che la chiusura manuale lenta sia volontaria o involontaria, oppure che il gruppo di otturazione abbia un sobbalzo – come salti, urti con rami o altro – sul nuovo M2 il gruppo di otturazione andrà sempre correttamente in chiusura, grazie alla sfera caricata elasticamente, inserita nella parte anteriore del portaotturatore, che ad arma in chiusura impegna una sede nel codolo dell’otturatore. Nel nuovo M2 12/76 la soglia energetica minima è di 230 kgm, cosa che lo rende compatibile con qualsiasi caricamento da 28 grammi di pallini con V1 nell’intorno dei 400 m/sec.
Le canne
Il nuovo M2 può montare tutte le canne della variante precedente, ma ha canne “dedicate” a ogni modello: da 610, 650, 700 e 760 mm per il modello M2 Black cal. 12, mentre per l’M2 Max 7 cal. 12 da 650, 700 e 760, tutte con bindella ventilata dotata di rampa posteriore e mirino in fibra ottica ad alta visibilità. Le canne hanno 5 strozzatori Crio da 70 mm in dotazione e incorporano accorgimenti volti a impedire “movimenti” della culatta sparando e a non far variare la giustezza smontando e rimontando la canna. Sempre al pari delle canne degli altri semiautomatici Benelli, anche quelle dell’M2 hanno un prolungamento posteriore che oltre a “vincolare” saldamente la canna nella carcassa porta l’espulsore caricato elasticamente che si “adatta” alle varie lunghezze dei bossoli. Testate Steel Shot presso il BNP, le canne sono camerate 12/76 e il fucile funziona sempre correttamente con cartucce 12/76, 12/70 e 12/67. L’occhione della canna viene investito sul tubo serbatoio, “aperto” nella parte distale, che porta 3 cartucce (sia 12/76 che 12/70), è corredato di riduttore (capacità serbatoio 2 cartucce) e, dove ciò sia consentito dalla normativa, può essere dotato di prolunghe da +2/+4/+7 colpi nel calibro 12 dell’M2 Black e +4 colpi nel cal. 12 dell’M2 Max 7. In assenza di prolunghe il tubo serbatoio è chiuso anteriormente dal cappellotto che blocca asta e canna sul tubo serbatoio ed è caratterizzato da un disegno che ben si integra nelle linee del fucile e facilita la presa della mano. Il cappellotto porta esternamente la base anteriore per magliette portacinghia (quella posteriore è integrale col calcio) e internamente una molla antagonista opportunamente tarata, nonché una boccola in polimero. La molla impedisce che il cappellotto si sviti accidentalmente, la boccola riduce gli attriti evitando il grippaggio del cappellotto, in questo modo il cappellotto del nuovo M2 non si sviterà mai “da solo” e non opporrà mai indebita resistenza quando sarà l’utente a volerlo svitare. Il nuovo M2 si presenta rinnovato per calcio, asta e carcassa, con linee spigolose e slanciate dagli esiti formali compiuti e peculiari. Oltre che dal punto di vista estetico, le linee del nuovo M2 sono figlie della volontà di massimizzare l’efficacia sul campo, facilitare l’uso, valorizzare al massimo l’interfaccia tra cacciatore e fucile.
Nuova geometria per il calcio
Il calcio in tecnopolimero si differenzia a colpo d’occhio dal precedente per pistola, coccia, astina zigrinata e base “integrata” per maglietta porta cinghia. Il nuovo calcio, in particolare con la geometria della pistola, assicura il massimo comfort per la mano e il polso, garantendo una presa naturale e istintiva che, proprio per questo, non tende a variare di volta in volta. La nuova geometria è il risultato del lavoro del team inter-funzionale Benelli che ha creato un protocollo sperimentale volto a: caratterizzare le impugnature delle armi; caratterizzare le dimensioni antropometriche delle mani dei tiratori; misurare le rotazioni dei segmenti corporei dell’arto del tiratore durante la messa in mira. Il calcio porta zigrinatura AirTouch, che facilita la circolazione dell’aria aumentando il grip, è corredato di kit variazione piega e vantaggio (piega al nasello di serie mm 37 e piega al tallone di serie mm 60) e monta un calciolo con che porta la lunghezza a 365 mm. Sono disponibili come optional calcioli basso (L.O.P. 355 mm) e alto (L.O.P. 375 mm), sostituibili con facilità e senza l’ausilio di attrezzi. Il nuovo M2 monta calcioli riprogettati di nuova concezione, realizzati in schiume poliuretaniche speciali, particolarmente efficaci come elementi ammortizzanti, grazie all’elevata comprimibilità volumetrica e all’espansione laterale contenuta. Leggeri e con elevata capacità di assorbimento d’urto, sopportano una notevole deformazione sotto sforzo e, quando il carico viene interrotto, ritornano alle dimensioni originali con recupero spontaneo della sagoma iniziale. I calcioli hanno faccia posteriore “anatomica” che aumenta la superficie di contatto e migliora la confortevolezza d’uso; allo sparo abbiamo assorbimento d’urto da parte del materiale, come pure un aumento della superficie del calciolo in contatto con la spalla, cosa che riduce il carico specifico. Ultimo, ma non meno importante, i calcioli sono concepiti in modo da garantire una veloce salita alla spalla senza impuntamenti, ma nello stesso tempo avere la giusta presa sugli abiti, presa che ovviamente aumenta sotto rinculo. Il calcio in tecnopolimero ha elevata resistenza allo strofinamento e ai graffi, non risente dell’uso di solventi o di altri prodotti chimici con i quali potrebbe venire in contatto durante l’uso ed è del tutto “insensibile” alla presenza di umidità e acqua, che potrebbero invece danneggiare le parti metalliche contenute all’interno del calcio.
L’asta del nuovo M2 riprende uno stile già in uso su altri Benelli, studiata sia per facilitare ulteriormente la presa e il riassetto rapido della mano sia per favorire la gestione del fucile e contrastare il rilevamento, in un contesto generale teso a incrementare l’efficacia del fucile sul campo, massimizzando il rendimento del cacciatore.
Carcassa modificata
Rispetto alla precedente, la carcassa del nuovo M2 risulta modificata nel disegno della parte posteriore, ma soprattutto ha finestra di espulsione più ampia e un’asola di caricamento ampliata e completamente rivisitata per rendere più rapido e agevole l’inserimento delle cartucce e lo svuotamento del serbatoio. Gli interventi sulla finestra di espulsione e sull’asola di caricamento servono anche a facilitare il cacciatore che indossa guanti. Infatti, i principali comandi (sicura, manetta, pulsante leva fermo cartuccia) sono stati maggiorati o resi meglio accessibili, come nel caso della leva discesa cartuccia. Un ulteriore miglioramento del nuovo M2 è l’Easy Loading, che consiste in una serie di migliorie che facilitano il caricamento e lo scaricamento delle cartucce dal serbatoio. La nuova leva fermo cartuccia sdoppiata consente di ridurre la forza necessaria da applicare alla leva per caricare e scaricare manualmente le cartucce dal tubo serbatoio; la leva ha un doppio dente di presa cartuccia per aumentare l’affidabilità in fase di alimentazione. Il nuovo pulsante leva fermo cartuccia è disegnato per facilitare sia la presa sia l’azionamento della leva stessa, senza inficiare in alcun modo la discesa delle cartucce durante il funzionamento dell’arma. La molla serbatoio ha carichi ridotti e ottimizzati, così da diminuire la resistenza durante la compressione (inserendo cartucce) pur facendo in modo che la spinta della molla in fase di distensione (sparando vengono “sottratte” cartucce dal serbatoio) sia sempre tale da garantire la corretta disposizione della cartuccia sulla cucchiaia elevatrice. Anche il design della guardia è stato rivisitato e, oltre a un guardamano più ampio che agevola il raggiungimento del grilletto anche con mano guantata, presenta uno scivolo sulla parte anteriore che facilita l’inserimento della cartuccia nella finestra di caricamento maggiorata. Infine, il nuovo cappellotto spingicartuccia presenta maggior sporgenza dalla carcassa, maggior squadro per garantire la scorrevolezza, profilo anteriore arrotondato.
Sul nuovo M2 è stato compiuto un ulteriore passo in avanti in termini di “qualità” dello scatto, che assicura carico ridotto (2,2 kg come valore nominale medio), netto e regolare pur garantendo elevatissima sicurezza contro spari accidentali da caduta. I componenti riprogettati nello scatto del nuovo M2 sono il grilletto, caratterizzato da una nuova pala (riprogettazione necessaria a seguito della rotazione di 2 gradi di tutta la guardia rispetto all’asse canna), corsa ridotta, nuovo profilo di accoppiamento con la sicura e con la molla di ritegno; il cane, caratterizzato da una nuova camma di agganciamento, un’asola (che sostituisce il precedente foro di rotazione) e, infine, una minor distanza tra dente aggancio e dente sicurezza. Il nuovo gruppo di scatto mantiene la sicura a traversino reversibile, l’elevatore “libero” (abbassabile senza manovre particolari), la leva discesa cartuccia e la leva di fermo cartuccia che trattiene le cartucce nel serbatoio e le fa uscire una per volta (dopo lo sparo della precedente). La congegnazione dei dispositivi di alimentazione dei fucili Benelli porta diversi vantaggi: caricamento e scaricamento rapidi e senza necessità di manovre preliminari per sbloccare l’elevatore; disegno “a prova di inceppamento” perché il ciclo di funzionamento non subisca alterazioni neppure se una cartuccia “finisce” fra elevatore e otturatore durante il caricamento; possibilità di estrarre la cartuccia camerata rapidamente, senza necessità di manovre particolari e senza interferire con le cartucce nel serbatoio, perché manovrando manualmente l’otturatore la leva di fermo trattiene le cartucce nel serbatoio.
Il calibro 20
Il nuovo M2 20/76 ricalca la meccanica, la calciatura e le linee del 12/76, ma non ne è una semplice “versione ridotta”, bensì un’arma nuova che tiene conto dei differenti equilibri – formali e sostanziali – che gli sono propri. La calciatura ricalca concettualmente quella messa a punto per l’M2 12/76 e, oltre al kit variazione piega e vantaggio (di serie piega al nasello mm 37 e piega al tallone mm 60), è corredata dal nuovo calciolo in poliuretano ad assorbimento d’urto con L.O.P. di 365 mm di serie e calciolo basso (L.O.P. di 355 mm) e alto (L.O.P. di 375 mm) opzionali. Il fucile pesa 2,7 kg (+/- g 100) con canna di 660 mm e il funzionamento è garantito con tutti i caricamenti che erogano almeno 190 Kgm a un metro dalla volata. Il nuovo M2 20/76 può montare le canne dei fucili preesistenti, ma ha canne dedicate: 610, 650 e 700 mm camerate magnum e punzonate steel shot, con bindella ventilata dotata di rampa e di mirino in fibra ottica ad alta visibilità. Gli strozzatori sono i Crio lunghi 70 mm da ***/****/ Cyl steel shot e */** non steel shot. Il tubo serbatoio porta 3 colpi (standard o magnum), è corredato di riduttore a 2 colpi ed essendo “aperto” nella parte distale (dove consentito dalla normativa) può essere corredato di prolunga.
L’M2 Compact
I nuovi M2 12/76 e 20/76 sono disponibili anche negli allestimenti Compact, caratterizzati dal calcio più corto e dal peso leggermente ridotto anche a causa della lunghezza di canna di 650 mm per il 12/76 e di 610 per il 20/76 in entrambi i modelli: M2 Black Compact e M2 Max 7 Compact. La scelta è stata dettata da un miglior bilanciamento estetico e dal voler privilegiare la riduzione dell’inerzia (arretramento del baricentro) per esaltare le doti dinamiche e la sensazione di chi si avvicina al fucile per la prima volta. Il peso è stato attentamente studiato per esaltare le doti dei fucili e il rendimento del cacciatore. Con gli M2 Compact 12/76 l’ago della bilancia si ferma a 2,950 kg (+/- g 100), mentre per i 20/76 si scende a 2,550 kg (+/- g 100). L’asta è identica a quella dell’M2 di pari calibro mentre il calcio, che implementa comunque le innovazioni dei calci montati sui fratelli maggiori, ha lunghezza ridotta, portando il L.O.P. a 337 mm sia per i 12/76 sia per i 20/76. I calci sono corredati dai calcioli Technogel modellati anatomicamente per massimizzare l’appoggio sulla spalla del tiratore e smorzare il rinculo, anche grazie alle proprietà del gel siliconico ad assorbimento d’urto in essi contenuto. I Compact sono corredati di calciolo per spalla destra, mentre calcioli per mancini possono essere richiesti come optional. Tutti i nuovi M2 12 e 20, anche in allestimento Compact, sono disponibili in variante con pellicola idrografica Real Tree Camo Max 7 estesa a calcio, carcassa, canna con fodero, asta e cappellotto. Il rivestimento Camo esalta le già elevate doti di resistenza alle aggressioni dell’ambiente proprie degli M2 e il pattern Max 7 è stato pensato per ambienti umidi, ma con un buon grado di funzionalità anche in altri ambiti venatori.
Il camo Max 7
Il pattern Max 7 è un’evoluzione del Max 5, che presentava una tavolozza di colori leggermente più scuri per fondersi con il legname e con i campi allagati. Dopo il rilascio di Max 5, Real Tree ha messo a punto il camo Timber, che ha fornito lo spunto per realizzare il Max 7 con particolare attenzione alle aree più comuni di caccia agli uccelli acquatici, che non contengono una grande quantità di legname. Max 7 è un camo versatile, adatto sia per campi allagati che per aree asciutte, ideato per mimetizzarsi in modo più naturale con canneti, terra e specchi d’acqua anche fangosi. Real Tree Max 7 presenta immagini fotorealistiche di elementi comuni che si trovano negli habitat naturali degli uccelli acquatici come canne, fango, tife (tipo di piante palustri), milo (grano di sorgo) e mais. Il pattern combina questi elementi in primo piano nel motivo per creare ombre e luci che si fondono naturalmente con l’ambiente circostante. Una caratteristica unica di Max 7 è lo strato di sfondo, altamente dettagliato, che presenta fango e muschio screpolati.
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Fonte: armietiro
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