Vasto: scatta l’operazione canide

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Vasto: scatta l’operazione canide

Non è il nome in codice di una operazione militare delle forze speciali. Ma poco ci manca. Soltanto poche ore fa avevamo ricordato l’episodio del lup… opps scusate canide che si aggira a Vasto, responsabile ormai di diverse aggressioni alle persone. Dati i presupposti, ci chiedevamo perché non si passasse direttamente a un abbattimento, vista la pericolosità conclamata. Chiariamo a tutti che non siamo assolutamente per abbattimenti come unica soluzione. Anzi, li riteniamo sempre e comunque proprio l’ultimissima ratio. Ma in questo caso pensiamo sia la soluzione unica che metterebbe fine a tutto il problema. Perché di problema si tratta. E ci chiedevamo quanto sarebbe costato, al contrario, intraprendere tutte le trite e ritrite operazioni di monitoraggio, cattura, analisi, detenzione, consultazione e mantenimento del canide per tutta la vita, secondo i dogmi dell’animalismo. A suon di personaggi da pagare o da tenere impegnati. Bene. Il prefetto di Chieti, Mario Della Cioppa, ha convocato una riunione di comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica, per coordinare con il sindaco di Vasto, il presidente della Provincia, Il sindaco del Comune di San Salvo, la questura, l’Arma dei carabinieri, la Guardia di finanza, i carabinieri forestali, la polizia provinciale, gli organismi competenti in materia ovvero il dipartimento Agricoltura Servizio Foreste e Parchi della Regione Abruzzo, l’Ispra, il Direttore dell’Ente Parco Nazionale Maiella, il Veterinario dello stesso Ente Parco, la Direzione Generale Asl e il relativo Servizio veterinario, le operazioni da svolgere. Il prefetto ha sentito poi il Presidente dell’Ispra per coordinare tutte le operazioni, che vi risparmiamo ma sapete già quali saranno, che vedranno l’impegno del competente Dipartimento Agricoltura e Servizio Foreste e Parchi della Regione Abruzzo, tramite il proprio Servizio Veterinario conformemente al parere Ispra, che si avvarrà del supporto dei carabinieri forestali, della polizia provinciale, dei Servizi veterinari della Asl per monitorare un territorio di circa 2.000 ettari. Naturalmente fototrappole, campionamento di residui biologici, video, foto come se piovesse, a cui saranno di supporto la vigilanza sul territorio attraverso la Polizia municipale e la rispettiva protezione civile. A voi lettori i commenti.

Noi però, prendendo atto di questa nuova operazione che sa tanto di sbarco su un nuovo pianeta, ce ne concediamo solo uno, di commento: vengono uccisi migliaia di animali in allevamenti lager, compresi i relativi trasporti inumani che tutti fanno finta di non vedere quando acquistano i vari pezzi nei supermercati. Perché questo canide è così differente?

Se si fosse trattato di un essere umano in difficoltà medica, economica eccetera, ci saremmo così ugualmente mossi in forze come per il “canide” di Vasto?

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Fonte: armietiro
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