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New York: background check per acquistare una stampante 3D?
La senatrice dello Stato di New York Jennifer Rajkumar ha appoggiato il progetto di legge dell’assemblea dello Stato n. A02228, che vorrebbe introdurre l’obbligo per chiunque venda stampanti 3D in grado di “stampare un’arma o qualsiasi componente di essa” a “richiedere e ottenere informazioni sui precedenti penali”. Questo darebbe 15 giorni di tempo alle autorità dello Stato di verificare l’idoneità all’acquisto del richiedente e autorizzare o negare l’acquisto della stampante.
L’iniziativa scaturisce a poche settimane dall’uccisione del Ceo di United Healthcare, Brian Thompson, da parte di Luigi Mangione, l’italoamericano che gli ha sparato con un’arma il cui telaio era stato realizzato con una stampante 3D in modo tale da non essere rintracciabile.
Anche prima di quanto accaduto, cioè nel 2023, la senatrice aveva dichiarato: “le armi stampate in 3D sono sempre più diffuse ogni anno. Nel 2019 ne furono sequestrate dalle strade di New York 100, il numero era diventato 637 nel 2022. E le sparatorie con ghost guns sono cresciute del 1.000 per cento in tutta la federazione”. Proprio nel 2023, la senatrice aveva già proposto questo disegno di legge che, tuttavia, non aveva superato l’esame da parte del comitato legislativo.
In effetti sembra che questo tipo di idea non sia privo di una certa ingenuità: ammesso che si voglia utilizzare la stampante 3D per una produzione criminale di telai per pistola, nulla vieta di farle acquistare dal classico prestanome incensurato per poi partire con la produzione “a cottimo” di parti d’arma. Non è quindi chiaro in qual modo siffatta iniziativa dovrebbe costituire non una soluzione, ma quantomeno un sollievo a un problema che è, invece oggettivo e sempre più grave.
Molto più utile per scongiurare alla radice la realizzazione di armi con telai stampati in 3D, sarebbe quella di considerare “parti fondamentali d’arma” non solo i telai bensì anche le canne e i carrelli, esattamente come da anni è in Europa, parti che non possono essere realizzate in polimero con la stampa 3D ma devono invece essere realizzati in acciaio. Un siffatto cambiamento andrebbe tuttavia a cozzare contro le radicate abitudini yankee…
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Fonte: armietiro
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