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Uccelli selvatici: letale come… il vetro
Nel vedere la foto che presentava la notizia di cui parleremo (e che vi proponiamo a nostra volta), abbiamo immediatamente pensato alla solita immagine scoop anticaccia propinata dalle associazioni animaliste. Ma appena lette le prime righe siamo rimasti veramente a bocca aperta. La fotografa canadese Patricia Homonylo, con questa foto ha vinto il Bird photographer of the year 2024. È un’immagine scioccante, intitolata When worlds collide (quando i mondi collidono), che rappresenta una panoplia di 4.000 uccelli di tutti i tipi morti in seguito a impatti con finestre e altre superfici riflettenti nelle aree urbane di Toronto, in Canada. A tal proposito, l’autrice ha dichiarato: “Sono una fotoreporter specializzata in conservazione e lavoro con il Fatal light awareness program, che si occupa di salvare gli uccelli sopravvissuti alle collisioni con le vetrate a Toronto”. L’artista ha raccolto poi tutti questi uccelli deceduti per comporli in foto atte a sensibilizzare l’opinione pubblica, sostenendo l’associazione e contribuendo a utilizzare vetri “sicuri”. Il problema è molto più grande di quello che si può immaginare. Gli uccelli, in pratica, vedono nelle superfici trasparenti e riflettenti una continuazione del paesaggio e, cozzandogli contro in velocità, intorno ai 20-30 km orari, ne rimangono uccisi.
L’ente citato è riconosciuto come la principale autorità in materia di collisioni tra uccelli ed edifici, perseguendo l’obiettivo di uno sviluppo urbano attento alla salvaguardia delle specie selvatiche. Incoraggia i cittadini e le aziende a prendersi carico del problema utilizzando adesivi sui vetri e altre immagini per evitare tali impatti. Ne siamo testimoni anche noi: nella nostra casa in campagna sono presenti larghe finestre vetrate su ogni lato e abbiamo purtroppo spesso raccolto, dopo aver sentito gli urti, passeri, pettirossi cince, perfino merli e un picchio verde. Abbiamo notato che i più colpiti a morte sono i più piccoli mentre i più grandi, spesso, dopo una decina di minuti come in trance, riprendono il volo. È per questo stesso motivo che sulle barriere insonorizzanti delle autostrade, quando non sono scempiate e vandalizzate dai soliti graffitari, sono applicati adesivi di falchi e altri rapaci, in modo da scoraggiare gli uccelli ad avvicinarvisi. La commissione valutante le diverse opere presentate per il premio Bird photographer of the year 2024 ha dichiarato che a foto di piumaggi multicolori, volteggiare di falchi o migrazioni nel tramonto, ha preferito premiare uno scatto che parla di morte, affrontando il rischio di impopolarità con il preciso obiettivo di scuotere il pubblico.
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Fonte: armietiro
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